Biblioteca Rilli-Vettori di Poppi

Sezione storica

Il nucleo principale è costituito da una raccolta di manoscritti, incunaboli e libri antichi che il Conte Fabrizio Rilli Orsini donò nel 1825, in punto di morte, alla comunità di Poppi (circa 9.000 volumi). A questo primo fondo si aggiunse il patrimonio librario dell’Eremo di Camaldoli giunto a Poppi in seguito alle soppressioni del neonato Regno di Italia (leggi Siccardi 1866). La biblioteca si accrebbe negli anni con lasciti di altri soggetti privati (per esempio il lascito Soldani) e con materiale proveniente da altri istituti religiosi (come il Monastero vallombrosano  di San Fedele di Poppi e il Convento dei Cappuccini).
La sezione conta circa 25.000 volumi.
FONDO MANOSCRITTI
Raccoglie 868 manoscritti, di cui 150 medievali e rinascimentali consultabili in cataloghi a stampa e nei cataloghi online CODEX e MANUS ONLINE.
I restanti manoscritti sono stati catalogati sommariamente in un catalogo dattiloscritto ora disponibile in formato PDF che consente una ricerca testuale. Per consultarlo clicca qui
FONDO INCUNABOLI
Consiste in 930 titoli, di cui circa la metà editi fino al 1500 compreso, e gli altri editi nei primi anni del secolo XVI. La raccolta degli incunaboli costituisce senz’altro il pregio maggiore della Biblioteca Rilliana e le conferisce anzi, in via assoluta, un grande rilievo. Esistono cataloghi a stampa, tra i quali il più importante e completo è P. Scapecchi, Gli incunaboli della Biblioteca Comunale Rilliana di Poppie del Monastero di Camaldoli, Firenze:Regione Toscana, 2004. Sono censiti in ISTC (Incunabula Short Title Catalogue) e consultabili nel catalogo della Rete Documentaria Aretina.