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Kant e l'ornitorinco
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Eco, Umberto

Kant e l'ornitorinco

Bompiani, 14/04/2011

Abstract: Perché riconosciamo un gatto come tale non è problema filosofico di poco conto, almeno da Platone ai giorni nostri. Perché concordiamo nell'assegnargli il nome "gatto" sarebbe già di per sé problema altrettanto interessante, se non fosse che all'intersezione delle due domande ne sorge una terza, che caratterizza l'intero corso della filosofia moderna, e cioè quanto la nostra percezione delle cose dipenda o dalla struttura del nostro apparato cognitivo o dalla struttura del nostro apparato linguistico (o da entrambe). A questo punto i problemi della semiotica si legano strettamente a quelli della gnoseologia o, per dirla in termini contemporanei, delle scienze cognitive. A più di vent'anni dalla pubblicazione del Trattato di semiotica generale, questi saggi riprendono una serie di temi (la semiotica percettiva, l'iconismo, il rapporto tra linguaggio, corpo ed esperienza, il riferimento) che in quel libro non avevano ricevuto sufficiente attenzione, ma di fronte ai quali quella forma di filosofia che è una semiotica generale deve pronunciarsi. Rinunciando a una trattazione sistematica, l'autore compie una serie di esplorazioni a partire dai dati del senso comune: da cui molte "storie" e apologhi, che come tanti apologhi hanno per protagonisti degli animali. Tra questi prende una posizione di rilievo l'ornitorinco, che pare fatto apposta per mettere in crisi molte teorie della conoscenza.

Non sperate di liberarvi dei libri
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Eco, Umberto - Carrière, Jean-Claude

Non sperate di liberarvi dei libri

Bompiani, 23/03/2011

Abstract: La gaia scienza: raramente l'espressione nietzschiana è stata così azzeccata per un libro... un libro sui libri. Dal papiro ai supporti elettronici, percorriamo duemila anni di storia del libro attraverso una discussione contemporaneamente erudita e divertente, filosofica e aneddotica, colta e personale. Passiamo attraverso tempi diversi e diversi luoghi; incontriamo persone reali insieme a personaggi inventati; vi troviamo l'elogio della stupidità, l'analisi della passione del collezionista, le ragioni per cui una certa epoca genera capolavori, il modo in cui funzionano la memoria e la classificazione di una biblioteca. Veniamo a sapere perché "i polli ci hanno messo un secolo per imparare a non attraversare la strada" e perché "la nostra conoscenza del passato è dovuta a dei cretini, degli imbecilli o degli avversari". Insomma, godiamo della "furia letteraria" di due appassionati che ci trascinano nella loro folle girandola in cui ogni giro sorprende, distrae, insegna. In questi tempi di oscurantismo galoppante, forse è il più bell'omaggio che si possa fare alla cultura e l'antidoto più efficace al disincanto.

Il pendolo di Foucault
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Eco, Umberto

Il pendolo di Foucault

Bompiani, 09/03/2011

Abstract: ...questo romanzo magico sulla magia, questo romanzo misterioso sul segreto e sulla creatività della finzione, questo romanzo tumultuoso, questo romanzo luminoso su un mondo sotterraneo...Jacques Le Goff, L'espresso

Il superuomo di massa. Retorica e ideologia nel romanzo popolare
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Eco, Umberto

Il superuomo di massa. Retorica e ideologia nel romanzo popolare

Bompiani, 08/05/2012

Abstract: L'esame dei Misteri di Parigi, dei Beati Paoli, della meccanica dell'agnizione, di superuomini classici come Montecristo, Rocambole, Arsenio Lupin, Tarzan, eccetera, traccia una teoria dei romanzo consolatorio e delle sue contraddizioni, valida anche per i prodotti di massa dei giorni nostri. Nietzsche ed Eugène Sue, Pitigrilli e Ian Fleming, fumetti e feuilletons, i corsari in lacrime di Salgari e l'impeccabile ed elegante 007: un libro raffinato, piacevolissimo, di alta dottrina e di coinvolgente intrattenimento del più famoso semiologo italiano.

Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione
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Eco, Umberto

Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione

Bompiani, 14/05/2012

Abstract: Il libro nasce da una serie di conferenze e seminari sulla traduzione tenuti da Umberto Eco a Toronto, a Oxford e all'Università di Bologna negli ultimi anni, e dell'intervento orale cerca di mantenere il tono di conversazione. I testi si propongono di agitare problemi teorici partendo da esperienze pratiche, quelle che l'autore ha fatto nel corso degli anni come correttore di traduzioni altrui, come traduttore in proprio e come autore tradotto che ha collaborato con i propri traduttori. La questione centrale è naturalmente che cosa voglia dire tradurre, e la risposta – ovvero la domanda di partenza – è che significhi "dire quasi la stessa cosa". A prima vista sembra che il problema stia tutto in quel "quasi" ma, in effetti, molti sono gli interrogativi anche rispetto al "dire", rispetto allo "stessa" e soprattutto rispetto alla "cosa". Dato un testo, che cosa di quel testo deve rendere il traduttore? La semplice superficie lessicale e sintattica? Troppo facile, ovvero troppo difficile, come si vedrà.

Interpretazione e sovrainterpretazione
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Eco, Umberto - Collini Stefan - Cavicchioli Sandra

Interpretazione e sovrainterpretazione

Bompiani, 10/05/2012

Abstract: In viaggio tra la semiosi ermetica dell'antichità e le fatiche di Gabriele Rossetti alla ricerca di un Dante massonico rosacrociano, tra le attuali pratiche di lettura post-strutturaliste e decostruzioniste fino alla riflessioni suscitate dai commenti ai suoi stessi romanzi, Eco affronta alcuni dei luoghi più problematici di una teoria del testo e dell'interpretazione: la finitezza o meno delle possibili letture, i risvolti di un pensiero del sospetto e del segreto, la differenza tra uso e interpretazione, l'apertura dei testi.

Sulla letteratura
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Eco, Umberto

Sulla letteratura

Bompiani, 17/05/2012

Abstract: Questa raccolta di scritti può essere vista come una naturale continuazione delle "Sei passeggiate nei boschi narrativi". Si tratta infatti di discorsi rivolti in genere a un pubblico abbastanza vasto e vertono tutti sulle funzioni della letteratura, su autori che Eco ha frequentato a lungo, sull'influenza di alcuni testi più o meno letterari sullo sviluppo degli eventi storici, su alcuni problemi tipici del narrare e su alcuni concetti chiave della scrittura "creativa". In alcuni di questi, e specialmente nell'ultimo ("Come scrivo"), Eco sceglie come esempio e oggetto di riflessione la sua stessa attività di narratore, ma anche i saggi in cui non parla direttamente di sé gettano una luce sul suo fare letterario.

Numero zero
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Eco, Umberto

Numero zero

Bompiani, 09/01/2015

Abstract: Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant'anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell'ombra Gladio, la P2, l'assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent'anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori. E poi un cadavere che entra in scena all'improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano. Un'esile storia d'amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l'università e si è specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l'incubo sia finito. Una vicenda amara e grottesca che si svolge in Europa dalla fine della guerra ai giorni nostri.

La Bustina di Minerva
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Eco, Umberto

La Bustina di Minerva

La nave di Teseo, 08/04/2020

Abstract: La Bustina di Minerva è una rubrica iniziata da Umberto Eco sull'ultima pagina dell'"Espresso" nel marzo del 1985. Questo libro ne offre una selezione del decennio 1990-2000 che spazia dalle riflessioni sul mondo contemporaneo, alla società italiana, alla stampa, al destino del libro nell'era di Internet, sino ad alcune caute previsioni sul terzo Millennio, e a una serie di "divertimenti" o raccontini. La collezione restituisce il senso della rubrica che, come vuole il titolo, intendeva raccogliere quegli appunti occasionali e spesso extravaganti che alle volte si annotano nella parte interna delle bustine di fiammiferi, chiamata appunto Minerva. Incisive nella loro brevità, con un registro assai vario che spazia dal comico al tragico, queste Bustine raccontano dieci anni della nostra storia.

Lector in fabula
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Eco, Umberto

Lector in fabula

La nave di Teseo, 08/04/2020

Abstract: "Ecco, ora si rompono gli indugi e questo lettore, sempre accanto, sempre addosso, sempre alle calcagna del testo, lo si colloca nel testo. Un modo di dargli credito ma, al tempo stesso, di limitarlo e di controllarlo. Ma si trattava di fare una scelta: o parlare del piacere che dà il testo o del perché il testo può dare piacere. E si è scelta la seconda strada." Dall'introduzione di Umberto Eco

Tra menzogna e ironia
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Eco, Umberto

Tra menzogna e ironia

La nave di Teseo, 01/05/2020

Abstract: Quattro scritti di Umberto Eco dedicati al tema della menzogna e dell'ironia in Cagliostro, Manzoni, Campanile e Hugo Pratt. Quattro testi che con sottile divertimento intellettuale ci offrono una modalità di lettura di personaggi della cultura contemporanea e della storia.

L'Era della Comunicazione Dai giornali a WikiLeaks
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Eco, Umberto

L'Era della Comunicazione Dai giornali a WikiLeaks

La nave di Teseo, 07/02/2023

Abstract: Come sono cambiati i media, con quali meccanismi e quali stratagemmi, nell'epoca che chiamiamo "Era della Comunicazione"? Umberto Eco osserva la stampa, la televisione, internet, interrogandosi sui linguaggi dei media, le loro strategie di manipolazione, le loro reciproche influenze, in un'ottica che vede già i vari media come sistema integrato. Lungo questa evoluzione, che testimonia un interesse costante dagli anni sessanta fino al XXI secolo, Eco addita meccanismi che sono tuttora attualissimi, e che anzi andrebbero tenuti ben presenti nel guardare all'informazione contemporanea, dalla televisione al web. L'informazione non si inquina solo o tanto con notizie false. Il rumore, la confusione, le retoriche dell'eccesso sono solo alcune delle caratteristiche che, ora come allora, segnano l'Era della Comunicazione."Per fare rumore non è necessario inventare notizie. Basta diffondere una notizia vera ma irrilevante, che però crea un'ombra di sospetto per il semplice fatto che viene data."

Opera aperta. Forma e indeterminazione nelle poetiche contemporanee
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Eco, Umberto

Opera aperta. Forma e indeterminazione nelle poetiche contemporanee

La nave di Teseo, 18/04/2023

Abstract: Sono passati sessant'anni dalla prima edizione di Opera aperta (1962) e, con la consapevolezza del senno di poi, possiamo dire che questo libro rappresenta uno dei saggi più importanti del secondo Novecento europeo.Opera aperta è stato un libro di rottura. Eco – come spesso ha fatto – ha qui incrociato in maniera inedita ed efficacissima suggestioni attinte da Tommaso d'Aquino (e corroborate da Joyce) con gli ultimi portati della teoria dell'informazione applicata al discorso poetico, spunti dalla linguistica saussuriana con le sperimentazioni della musica di Luciano Berio (che Eco incontrava negli studi Rai proprio negli anni in cui scriveva queste pagine) e con gli esiti più recenti della fisica teorica.Con straordinaria anticipazione, Eco ha fornito sessant'anni fa categorie per pensare l'arte e i linguaggi di oggi, che nel dialogo con il digitale hanno evidentemente sposato replicabilità, rimediazione, frammentazione, rilancio – e dunque apertura.La nave di Teseo ripropone questo volume in una nuova edizione con una documentazione inedita che comprende i materiali preparatori e gli appunti di Eco stesso sulla prima edizione, da lui ampiamente rivista e rilavorata – annotazioni che raccontano l'evoluzione del pensiero di Eco, ricostruita nella postfazione di Riccardo Fedriga.

Apocalittici e integrati
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Eco, Umberto

Apocalittici e integrati

Bompiani, 12/04/2011

Abstract: Quando questo libro è apparso in prima edizione nel 1964 Apocalittici e integrati era solo un titolo. Da allora è diventata una espressione di uso corrente, una opposizione quasi proverbiale. Quando il libro è apparso, applicare strumenti di indagine rigorosa ad argomenti come il fumetto, la canzone di consumo, la narrativa popolare, suonava, alle orecchie di molti, quasi oltraggioso: oggi nessuno potrebbe avanzare alcun dubbio sul fatto che lenorme diffusione dei mezzi di comunicazione di massa abbia trasformato il cuore della nostra società, ne abbia permeato lideologia, e fornisca a tutti strumenti che fanno ormai parte del modo di parlare e di pensare quotidiano. Molti di questi saggi sono entrati nelle bibliografie internazionali sullargomento, anche se alcuni risentono del clima e della problematica di quegli anni

L'isola del giorno prima
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Eco, Umberto

L'isola del giorno prima

Bompiani, 02/11/2010

Abstract: Edizione rivista e aggiornata. Nell'estate del 1643 un giovane piemontese naufraga, nei mari del sud, su di una nave deserta. Di fronte a lui un'Isola che non può raggiungere. Intorno a lui un ambiente apparentemente accogliente. Solo, su un mare sconosciuto, Roberto de la Grive vede per la prima volta in vita sua cieli, acque, uccelli, piante, pesci e coralli che non sa come nominare. Scrive lettere d'amore, attraverso le quali si indovina la sua storia: una lenta e traumatica iniziazione al mondo secentesco della nuova scienza, della ragion di stato, di un cosmo in cui la terra non è più al centro dell'universo. Roberto vive la sua vicenda tutta giocata sulla memoria e sull'attesa di approdare a un'Isola che non è lontana solo nello spazio, ma anche nel tempo.

Il pendolo di Foucault
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Eco, Umberto - Ragno, Tommaso

Il pendolo di Foucault

Emons Audiolibri, 2018

Abstract: Tre redattori editoriali, dopo aver frequentato a lungo autori che si dilettano di scienze occulte, società segrete e complotti cosmici, decidono di inventare, con avventata leggerezza, un Piano. Ma qualcuno li prende sul serio. Affabulatorio, incalzante e coltissimo, è questo un romanzo che spazia furiosamente nel tempo, dove fanno la loro comparsa una sterminata serie di personaggi, di miti, di leggende, dai Templari ai Rosacroce, dai Miti Celtici ai Culti dell'antico Egitto, dal Santo Graal ai Vangeli Apocrifi, da Napoleone a Hitler, a Cagliostro.